Lo Spid, la PEC, i portali, erano utilizzati solo dagli addetti ai lavori, dalle aziende e dai pochi cittadini smart che avevano deciso di dargli fiducia.
Tra gli effetti collaterali del Covid-19 avrete sicuramente notato una forte spinta alla transizione dalla burocrazia analogica a quella digitale.
Io vi consiglio di creare una vostra casella PEC e di farlo subito, prima che diventi indispensabile come lo SPID.
Che cosa è la PEC?
La PEC è l’acronimo di Posta Elettronica Certificata.
In altre parole, la PEC è una casella mail che utilizza dei protocolli molto più robusti e sicuri di una mail tradizionale, tali da consentire l’invio di comunicazioni e documenti con un elevato livello di sicurezza e con lo stesso valore legale della raccomandata con ricevuta di ritorno.
Curiosità dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico (Agenda Digitale)
La PEC nasce circa 12 anni fa. Obbligatoria per aziende, PA e professionisti, veicola quasi 4 milioni di messaggi al giorno.
Un dato che non ci si aspetta è che, quasi il 40% delle caselle attive sono utilizzate da persone fisiche e cittadini in associazione.
Le caselle attive sfiorano la cifra di 9.000.000 e nel 2017 c’è stato uno scambio di messaggi che ha superato la cifra di 1.450.000.000 (un miliardo e quattrocentocinquanta milioni).
I PRO della PEC
- È l’alternativa più economica alla raccomandata A/R, ha lo stesso valore legale e mediamente costa 5 euro all’anno, con l’ulteriore vantaggio che non devi andare (o mandare un parente) all’ufficio postale.
- Non solo certifica la trasmissione e l’avvenuta consegna di un messaggio, ma ne garantisce anche l’integrità del contenuto.
- Le ricevute attestano, con opponibilità ai terzi, la spedizione del messaggio di PEC e la sua consegna al destinatario.
- Vi dà il brivido di rompere le scatole alle aziende italiane che ancora si ostinano a volerti obbligare all’uso della raccomandata A/R per una comunicazione, un recesso…
Dove creare un indirizzo PEC
La mia PEC è su Aruba.it , pago circa 5€ all’anno per 1Gb di posta.
Lo stesso servizio è offerto da Register.it, Poste.it, e altri gestori PEC, che potete trovare sul sito del AGID, l’agenzia per l’Italia Digitale.
Per iscrivervi dovrete avere una serie di documenti a portata di mano e la PEC sarà attiva una volta ultimati i controlli e verificata la vostra identità.
Dove trovare gli indirizzi PEC.
Sul sito INIPEC del ministero dello sviluppo economico, potete ricercare tutti gli indirizzi delle aziende e dei professionisti.
Non è possibile ancora cercare gli indirizzi dei singoli cittadini, perché ad oggi la PEC, assimilabile ad una sorta di Domicilio Digitale, non è obbligatoria.
La PEC per un privato cittadino
Per darvi un’idea di come un privato cittadino possa utilizzare la PEC, vi elenco brevemente quello che normalmente il sottoscritto gestisce con questa casella di posta:
- Ho inviato a Vodafone la lettera di recesso per modifica unilaterale delle condizioni contratto IperFibra.
- Ho inviato un sollecito al Customer Service di Easy Jet e ai sindacati del trasporto aereo.
- Ho affidato l’incarico di vendita di un immobile ad un Agenzia e ho gestito tutte le successive comunicazioni, di variazione prezzo e accettazione offerta. La casa da vendere era decisamente lontano dal mio domicilio.
- Ho affidato l’incarico ad un professionista, per la regolarizzazione di una pratica catastale, di un immobile non nella mia regione di residenza.
- Ho risposto ad un avviso bonario dell’agenzia delle entrate a cui non risultava un pagamento.
- Comunico variazioni e inoltro problematiche all’amministratore di condominio.
In conclusione: la prima volta che concretamente potete utilizzarla al posto della classica raccomandata A/R, registrate un account PEC.
Per oggi è tutto!
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Grazie ancora per l’attenzione e al prossimo articolo.
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